Due bambine litigano per aggiudicarsi l’unica arancia rimasta in dispensa. L’una: “Spetta a me perché l’ho presa per prima!” e l’altra: “No! Spetta a me perché io sono la più grande!”.
La madre, per sedare la lite, interviene proponendo di tagliare l’arancia in due parti perfettamente uguali e di darne metà a ciascuna.
Le bambine non sono soddisfatte: ognuna di loro vuole tutta l’arancia e non può cederne neanche un pezzo. La nonna, che ha osservato attentamente la scena, decide di chiedere ad ognuna delle bambine perché realmente vogliono l’arancia.
Una delle due dice di aver sete e di volerla spremere per berne il succo. L’altra dice che vuole grattugiarne la buccia per fare una torta. La nonna allora, spreme la polpa perché la più piccola ne possa bere il succo e grattugia la buccia dell’arancia affinché l’altra possa usarla per fare la torta.
Entrambe le bambine sono soddisfatte e finalmente torna la pace.

L’intervento della nonna (paragonabile a ciò che fa il mediatore) invece, riesce ad essere efficace e a dare soddisfazione ad entrambe le bambine. La nonna investiga sui reali motivi che spingono le due contendenti a volere l’arancia. In questo modo, sposta il fulcro della disputa dalle rigide posizioni del “muro-contro-muro” agli interessi sottostanti. Tutte due le bambine sono soddisfatte e, soprattutto, ciascuna di loro è soddisfatta completamente.
L’anedotto appena lettoesprime perfettamente l’essenza della Mediazione, principalmente quale processo finalizzato alla gestione di un conflitto tra due parti al fine di riaprie una comunicazione spenta, sopita o incancrenita.
Parlare di Mediazione Famigliare oggi è parlare di una dimensione nuova della tutela stragiudiziale, dai più sconosciuta e quindi non apprezzata in tutte le sue potenzialità e possibilità.

La mediazione famigliare si rivolge a:
COPPIE IN CRISI che si sono allontanate, che viaggiano su binari paralleli, che hanno perso obiettivi ed interessi comuni, che hanno perso una buona comunicazione.
La mediazione aiuta a ritrovare obiettivi comuni, a fare un progetto educativo comune per i figli, a riscoprire insieme valori persi o non considerati, a decidere insieme.
PADRI E MADRI separati, spesso soli nelle loro decisioni, in difficoltà nei rapporti con i figli e con l’altro genitore. La mediazione aiuta nella ricerca di un dialogo, nella ripresa delle capacità educative, nell’analisi della situazione.
GENITORI che trovano difficoltà nell’educare concordemente i figli e chiedono un supporto per essere genitori efficaci.
COPPIE CHE HANNO DECISO DI SEPARARSI  La mediazione aiuta a trovare in questa difficileco0mmino obiettivi condivisi, a separasi in autonomia, senza la necessità di legali allentando la conflittualità e la divergenza di opinioni. Aiuta a rimanere genitori ed a portare comunque a termine il percorso educativo.

Se ti riconosci in uno di questi casi contatta Studio Lògos: il nostro Mediatore Famigliare, Dr.ssa Marialuce Benedetti, potrà riceverti  chiamando al numero 055-035.12.35, cell. 392.4653955 (lun/ven dalle h10 alle h13 e dalle h15:30 alle h18:30).

 

Approfondimenti:

http://www.giustiziamite.it/news/la-mediazione-familiare-quale-futuro-dodici-domande-al-prof-marino-maglietta.html

www.aimef.it; www.simef.it; http://www.mediazionesistemica.it/